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Il Territorio
La Gallura è una terra dalla forte identità, che riesce a comunicare attraverso la sua incredibile energia.
Gallura
La Gallura stupisce ogni viaggio con le sue dolci e ampie colline, distese di verde che disegnano un territorio di rara bellezza. Qui tra Telti, Calangianus e Monti sorgono i vigneti di SARAJA, terra vocata da sempre alle viticolture a protetta dal Monte Limbara. Il paesaggio profondo della Gallura è un generoso bosco di querce da sughero alternato da imponenti massi di granito che gli occhi possono scambiare per vere e proprie sculture. Terreni simili, ma diversi fra loro, che consentono produzioni di Vermentino differenziati, dalle caratteristiche strutturali e organolettiche uniche.
Romangia
In sardo Romangia significa “luogo dorato” per ricordare il suo essere la parte più fertile, ricca e vivace dal punto di vista storico-sociale della Sardegna. Siamo nella zona geografica del Logudoro, tra Sassari e Castelsardola: da qui si vede il Golfo dell’Asinara, disegnato da un lungo arco di costa prevalentemente bassa e sabbiosa. La natura qui ci insegna moltissimo. Pre­valentemente collinare, la Romangia si avvicina al mare addolcendo i suoi declivi ricoperti di vigne e oliveti. È una terra fertile, ben irrigata, da sempre a forte vo­cazione agricola. Oggi è il secondo terroir viticolo più esteso dell’isola dopo Alghero.
Ogliastra
Abitata da olivastri millenari, questa terra sembra aver preso da loro il suo nome. Mite nel clima, ritma la zona centro-orientale della Sardegna con il suo territorio prima pianeggiante, poi collinoso fino ad elevarsi a più di milleottocento metri, quelli del monte Gennargentu. Jerzu è nel cuore collinare dell’Ogliastra: qui i vigneti ritmano il fondovalle, alternando la loro bellezza a quella degli uliveti. 
Sulcis
In questo luogo sorgeva un’antica città punica, Sulki, il cui nome oggi è Sant’Antioco. Il territorio del Sulcis prende il nome proprio da questa memoria. Qui, nella parte sud-occidentale dell’isola, il confine è quasi completamente segnato dal mare e dall'omonimo massiccio montuoso. Sulcis significa Carignano perché è nei terreni calcarei e sabbiosi del sud-ovest dell’isola che questo vitigno, importato dal Piemonte in epoca sabauda, ha trovato la sua perfetta armonia con l’ambiente. Lo conferma la sua storia: era “vino di spalla”, ora è una produzione di alta qualità, dalla riconoscibile personalità.